Maggi Hambling "War Requiem & Aftermath"

Inigo Rooms, Somerset House East Wing, King's College, Londra, UK
La mostra War Requiem & Aftermath, tenutasi nelle Inigo Rooms da marzo a maggio 2015, ha presentato le opere recenti dell'artista britannica Maggi Hambling.

Il fulcro della mostra è stata l'installazione site-specific di Hambling, War Requiem, originariamente presentata al "SNAP" (Art Festival di Aldeburgh) nell'estate del 2013, accolto con ampi consensi dalla critica. Successivamente, Hambling ha sviluppato un sequel, War Requiem 2, in cui ritratti anonimi di vittime di guerra e campi di battaglia emergono come visioni spettrali da una pittura intensa e agitata. Nei nuovi dipinti domina il pigmento giallo indiano, evocando al contempo una fanfara e un incendio. Le opere sono accompagnate da un estratto del War Requiem di Benjamin Britten del 1962.

In mostra sono state presentate anche opere precedenti risalenti agli anni '80, quando Hambling è stata la prima Artista in Residenza alla National Gallery. Questi dipinti e sculture riflettono le diverse manifestazioni della guerra e della morte nella sua arte, esplorando temi di ricordo e perdita. Il dipinto Gulf women prepare for war testimonia un evento storico specifico, ma riflette anche sui conflitti internazionali che hanno seguito e continuano a scuotere il presente.

L'installazione You Are the Sea (2012) ha presentato una singola tela della serie Wall of Water e un'opera sonora basata sul poema omonimo di Hambling del 2009.

Il culmine della mostra è stata la nuova serie di sculture di Hambling, denominata collettivamente Aftermath. Queste totemiche sculture in bronzo dipinto hanno avuto origine da pezzi di legno. A partire da queste forme nodose, Hambling ha evocato la presenza di esseri immaginari. Le Aftermath trasmettono una varietà di stati d'animo e risonanze storico-artistiche, dall'influenza surreale alla policromia medievale. Queste strane creature, che combinano elementi di ritratti funebri, gargoyle e reliquie, costituiscono opere iconiche ed evocative della scultura contemporanea.

 

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Maggio 31, 2015
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