La mostra, curata da Thomas Nordanstad, raccoglie le opere realizzate da 12 artisti internazionali ed esplora il tema dell'interconnessione umana, ovvero, come suggerisce il titolo, ciò che ci unisce sotto lo stesso cielo.
Gli artisti selezionati sono: Rirkrit Tiravanija, Danylo Movchan, Bianca Maria Barmen, James Nachtwey, CM von Hausswolff, Leif Elggren, Owe Gustafson, Freddie Wadling, Hiroshi Sugimoto, Helga Wretman, Sam Samore, Martin Bryder, Patrick Brown.
Il titolo della mostra si ispira all'installazione dell'artista concettuale Rirkrit Tiravanija, che pone una domanda fondamentale: è possibile parlare di una cultura universale in un mondo profondamente segnato da differenze politiche, religiose e sociali? Questi interrogativi sono il fulcro della mostra presso Borrby Studio, dove l'opera murale di Tiravanija assume il ruolo di elemento centrale, intorno al quale ruotano le riflessioni degli altri artisti.
"L'equilibrio del mondo è cambiato drasticamente, e in modo inquietante. La guerra in Ucraina, la tragedia nella Striscia di Gaza, gli Stati Uniti sotto una guida dispotica e irrazionale, le tendenze politiche di destra, i disastri ecologici, e così via. Questi eventi sembrano mettere in discussione ciò che molti pensavano fosse un cammino verso un mondo più coeso, inclusivo e responsabile. Forse ogni generazione sogna un mondo migliore, ma per un po' ho creduto che il mondo sarebbe stato un posto migliore di quello in cui i miei coetanei erano arrivati. Credo ancora che sia possibile invertire la rotta. Il mondo ha ancora molte risorse su cui fare affidamento, se solo riconosciamo che siamo tutti insieme in questa realtà. Se questa mostra ci dice qualcosa a riguardo - e a me personalmente lo fa - lo fa attraverso la visione e la riflessione di alcuni degli artisti presenti in esposizione."
28 giungo - 10 agosto, 2025