Wim Delvoye BEL, 1965

Panoramica

"Ho sempre cercato di creare arte che potesse essere compresa da tutti, e sono molto felice che anche persone che non frequenterebbero un museo conoscano il lavoro."

Wim Delvoye, conosciuto maggiormente per i maiali tatuati tassidermizzati e per la Cloaca -una replicazione meccanica dell’apparato digerente- spazia tra diversi stili ed utilizza una vasta gamma di media; dal disegno, alla scultura alle installazioni.  Oscillando costantemente tra ambiti antitetici, come il sacro e il profano, o il locale e il globale, affronta sarcasticamente i vari miti che alimentano la nostra società contemporanea, dalla religione alla scienza e al capitalismo, attraverso ibridazioni inaspettate. Che si tratti di trasformare le macchie d'inchiostro di Rorschach in eleganti idoli di bronzo o di trasformare camion di cemento in cattedrali neogotiche in acciaio tagliato al laser, Delvoye combina la maestria artigianale con l’alta tecnologia. L'estetica mutevole e concettualmente affine dell’artista belga pone ulteriori interrogativi sulla mercificazione dell'arte, sfuggendo strategicamente e provocatoriamente a qualsiasi tentativo di categorizzazione definitiva.

 

Nato in Belgio nel 1965, Wim Delvoye attualmente vive e lavora tra Londra e Gent. L'artista ha ottenuto maggiore riconoscimento internazionale attraverso la sua partecipazione a importanti mostre, tra cui la Biennale di Venezia nel 1990 e nel 1999, Documenta IX nel 1992 e, in particolare, attraverso la presentazione di "Cloaca" al New Museum di New York nel 2002. Altre importanti mostre personali si sono tenute presso la Peggy Guggenheim Collection a Venezia, Italia (2009); il Musée d'Art Moderne et d'Art Contemporain (MAMAC) a Nizza, Francia (2010); il Musée Rodin a Parigi, Francia (2010); il Palais des Beaux-Arts (BOZAR) a Bruxelles, Belgio (2010-2011); il Museum of Old and New Art a Hobart, Tasmania, Australia (2012); e il Musée du Louvre (2012). Mostre personali recenti si sono tenute presso il Heydar Aliyev Center a Baku, Azerbaijan (2015); il Tehran Museum of Contemporary Art (2016); il MUDAM a Lussemburgo (2016-17); la DHC/ART Foundation pour l'art contemporain a Montreal (2016-17); e il Tinguely Museum a Basilea (2017-18). Di recente, Delvoye è stato oggetto di una mostra personale presso i Musei Reali di Belle Arti del Belgio, a Bruxelles (2019). Le sue opere sono presenti in importanti collezioni in tutto il mondo, tra cui il Centre Pompidou di Parigi, la Fondation Cartier di Parigi, il Museum Kunst-Palast di Düsseldorf, il Museum of Contemporary Art di San Diego, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, il Stedelijk Museum di Amsterdam, il Stedelijk Museum voor Actuele Kunst (SMAK) di Ghent e la Galleria degli Uffizi di Firenze.

 

 

 

Opere
  • Wim Delvoye, Untitled (Flotation Tyre), 2020
    Wim Delvoye
    Untitled (Flotation Tyre), 2020
    handcarved flotation tyre
    104 x 58 x 104 cm
  • Wim Delvoye, Gloria Victis Rorschach, 2012
    Wim Delvoye
    Gloria Victis Rorschach, 2012
    patinated bronze
    75 x 36 x 45 cm
  • Wim Delvoye, Concrete Mixer (scale model), 2020
    Wim Delvoye
    Concrete Mixer (scale model), 2020
    laser cut stainless steel
    86 x 96 x 53 cm
  • Wim Delvoye, Untitled (car tyre 2), 2010
    Wim Delvoye
    Untitled (car tyre 2), 2010
    handcarved car tyre
    71 x 14 x 71 cm
  • Wim Delvoye, Trinity Rorschach, 2010
    Wim Delvoye
    Trinity Rorschach, 2010
    nickeled bronze
    33 x 32 x 30 cm
  • Wim Delvoye, Deux Bacchantes CCW, 2010
    Wim Delvoye
    Deux Bacchantes CCW, 2010
    electrolytic nickeled bronze
    131 x 50 x 58 cm
  • Wim Delvoye, Daphnis e Chloe CCW, 2010
    Wim Delvoye
    Daphnis e Chloe CCW, 2010
    patinated bronze
    56 x 30 x 30 cm
  • Wim Delvoye, Deux Bacchantes CW, 2010
    Wim Delvoye
    Deux Bacchantes CW, 2010
    electrolytic nickeled bronze
    131 x 55 x 57 cm
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